Ludo 2022
Ochin Clovis è uno di quelli che il vino naturale non solo lo beve, ma lo ha anche spinto quando nessuno sapeva nemmeno cosa fosse. Parliamo della Parigi dei primi 2000, quando nei bistrò giravano più tannini da supermercato che idee vere. Lui invece ci ha creduto, ci ha messo la faccia, e poi si è spostato a Bonastre, nel Penedès, per iniziare a farlo sul serio. Ma sul serio, sul serio: niente cantine stellari, solo mani, uva e vetro. Letteralmente: tutto il vino fermenta in damigiane da 87 litri, una per una, come se ogni bottiglia fosse un esperimento riuscito.Ludo è fatto con parellada rosa, un’uva che non trovi ovunque e che lui tratta con una delicatezza feroce. Nessuna solforosa aggiunta, nessun trucco. E il risultato? Un vino che sembra nato per smentire ogni pregiudizio sui vini naturali. Non puzza, non è sbilanciato, non è strano: è solo buono. Fresco, pulito, dinamico. Ha una vitalità che ti prende subito e non ti molla, ma senza urlare: ti invita, ti accompagna, ti fa compagnia. È un vino che ha un senso, perché chi lo fa sa perfettamente cosa vuole dire far vino oggi, nel 2025.