L'ho stappata per te!
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Hiltrudis 2021
Seconda annata, stesso spirito, ma Clément Poirel stavolta ha lasciato parlare il vino ancora di più. Le botti nuove della 2020 sono rimaste in cantina a rilassarsi: qui il legno è già stato domato, e il risultato è una beva più tesa, più agile, più dritta. L’ossidazione che dava carattere alla 2020? Svanita. Al suo posto, una freschezza agrumata che tiene il sorso acceso dal primo all’ultimo bicchiere. Il vino si muove come un bisturi: netto, affilato, ma con eleganza. Meno “mangia e bevi”, più “bevi, e magari dopo mangia”. Perfetto anche da solo, senza per forza doverci buttare dentro mezzo pollo arrosto.
E poi c’è la magnum. Una di quelle bottiglie che non si trovano, non si vedono, non si dovrebbero nemmeno aprire (ma che goduria se lo fai). Poche, pochissime, per chi sa aspettare o per chi non ce la fa proprio.