L'ho stappata per te!
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Hiltrudis 2020
Prima annata. Prime botti nuove. Primo Chenin. E il risultato? Una bomba. Ma di quelle silenziose, che ti scoppiano in bocca con eleganza e potenza insieme. Clément Poirel, vigneron solitario e visionario da Beaulieu-sur-Loire, inizia così: Hiltrudis 2020, un Chenin Blanc che fa capire da subito che questo tizio la mano ce l’ha. E pure il coraggio. Legno nuovo? Presente, ma non per fare scena: qui niente dolcezze da vaniglia da pasticceria, semmai un’ossidazione sottile al naso che ti spiazza in meglio. Il corpo c’è, l’alcol pure, ma soprattutto c’è una tensione che tiene tutto in riga, come il gesso su una lavagna: dritto, tagliente, preciso. È vino da cucina unta e ragionata: prova con un pollo arrosto unto come si deve, oppure con un pesce grasso alla brace con erbe, agrumi, un tocco di fumo. Insomma, con qualcosa che gli tenga testa.
Poche bottiglie, tanta sostanza. Il vino che nessuno conosce, ma che dopo il primo sorso nessuno dimentica.