L'ho stappata per te!
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Alice Magnum 2022
Questa non è una Falanghina qualunque, è una dichiarazione d’intenti. Roberto Zeno, mente e mano dietro Enoz, ha deciso di ribaltare le regole e vinificare il vitigno simbolo del casertano, con un metodo che arriva dritto dal Caucaso: le Qvevri georgiane interrate. La Falanghina rimane in anfora per mesi, respirando e trasformandosi, poi passa in anfore di ceramica e infine in bottiglia. Il risultato? Un bianco che ti mette in crisi ogni idea preconfezionata sulla Falanghina: denso, identitario, vivo, lontanissimo dalle versioni banali e piatte che troppo spesso si trovano in giro. Una rarità assoluta: solo 50 magnum prodotte, di cui 18 finite qui su bere.wine, mentre le altre sono in mescita da Ginos. Una bottiglia che racconta un pezzo di Campania in chiave ancestrale.
BEVETENE TUTTI (finché ce n’è)